Un impianto elettrico, per essere sicuro, deve essere realizzato a norma di legge in base al D.M. n° 37 del 22/01/2008 e quindi avere un quadro elettrico dotato disalvavita e messa a terra. La messa a terra è costituita da un insieme di fili che raccolgono le eventuali dispersioni di elettricità che si propagano dall’impianto di illuminazione e dagli elettrodomestici e le convogliano verso un dispersore metallico, comunemente chiamato puntazza, infilato nel terreno.
In questo modo la puntazza può scaricare nel terreno l’elettricità assorbita e permette di evitare che si prenda la scossa toccando l’elettrodomestico quando c’è una fuga di corrente. Per evitare che si carichino di corrente anche i tubi dell’impianto idrico e quelli dell’impianto di riscaldamento vanno collegati alla messa a terra. Il salvavita o differenziale serve a interrompere l’erogazione di elettricità in caso di sovraccarico.
Ecco come funziona. Se non ci sono dispersioni di corrente all’interno dell’impianto elettrico, la corrente che parte dal quadro e quella di ritorno sono di uguale potenza, per cui mantengono in equilibrio un bilanciere magnetico. Se ci sono, invece, dispersioni, come in caso di folgorazione, le correnti in entrata e in uscita sono diverse.
In questo caso il bilanciere non è più in equilibrio quindi si muove e stacca il contatto elettrico, interrompendo il passaggio di elettricità così da rendere innocua la scossa. La corrente che alimenta tutti i circuiti di un impianto elettrico proviene dal quadro elettrico.
Solitamente, in un impianto c’è un solo quadro che porta la corrente a tutte le prese e a tutti gli interruttori. Così, se salta un interruttore, l’erogazione della corrente viene sospesa a tutta la casa. E’ possibile, però, prevedere, all’interno del quadro, più linee di corrente separate, ad esempio una che porta la corrente agli interruttori e una che porta la corrente alle prese, così da non trovarsi contemporaneamente al buio e con tutti gli elettrodomestici fuori funzione. In un appartamento molto grande, quindi, si possono separare più linee, una per gli interruttori della zona notte, uno per le prese della zona notte, una per gli interruttori della zona giorno e una per le prese della zona giorno.
Quindi il quadro elettrico deve essere più grande perché deve ospitare tanti interruttori quante sono le linee di corrente. Una ulteriore linea a parte può essere prevista anche per il personal computer. Ma per usare l’elettricità senza rischi bisogna anche fare attenzione ad una serie di comportamenti. Ad esempio, bisogna evitare di inserire più elettrodomestici in una sola presa, per evitare il corto circuito.
Piuttosto è preferibile usare le prese multiple, le cosiddette ciabatte. Disinserire sempre la spina quando un elettrodomestico non è in uso. La spina non va mai staccata tirando il cavo, perché così si rischia di logorare sia il cavo che la spina e aumentare il rischio di folgorazione.
Non bisogna mai toccare prese o elettrodomestici con le mani bagnate o umide, perché l’acqua è conduttore di elettricità e si rischia la folgorazione. Le lampadine vanno cambiate dopo aver disinserito l’interruttore principale. Le prese sono già fornite da uno schermo protettivo, per evitare che i bambini vi infilino corpi estranei.